[{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BlogPosting","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/01\/27\/metodo-augustus-wikipedia\/#BlogPosting","mainEntityOfPage":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/01\/27\/metodo-augustus-wikipedia\/","headline":"Metodo Augustus – Wikipedia","name":"Metodo Augustus – Wikipedia","description":"Il Metodo Augustus \u00e8 uno strumento di riferimento per la pianificazione nel campo delle emergenze utilizzato dal Dipartimento della Protezione","datePublished":"2021-01-27","dateModified":"2021-01-27","author":{"@type":"Person","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/author\/lordneo\/#Person","name":"lordneo","url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/author\/lordneo\/","image":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/44a4cee54c4c053e967fe3e7d054edd4?s=96&d=mm&r=g","url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/44a4cee54c4c053e967fe3e7d054edd4?s=96&d=mm&r=g","height":96,"width":96}},"publisher":{"@type":"Organization","name":"Enzyklop\u00e4die","logo":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","width":600,"height":60}},"image":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/upload.wikimedia.org\/wikipedia\/commons\/thumb\/1\/1b\/Sale_Operative_di_Protezione_Civile.jpg\/220px-Sale_Operative_di_Protezione_Civile.jpg","url":"https:\/\/upload.wikimedia.org\/wikipedia\/commons\/thumb\/1\/1b\/Sale_Operative_di_Protezione_Civile.jpg\/220px-Sale_Operative_di_Protezione_Civile.jpg","height":"99","width":"220"},"url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/01\/27\/metodo-augustus-wikipedia\/","wordCount":1826,"articleBody":"Il Metodo Augustus \u00e8 uno strumento di riferimento per la pianificazione nel campo delle emergenze utilizzato dal Dipartimento della Protezione Civile della Repubblica Italiana. Il metodo Augustus nasce dall’esigenza di dotare il Servizio Complesso di Protezione Civile Italiano, sancito con la legge 225\/92, di un indirizzo unitario di base (linguaggi e procedure, ecc, ecc) per la pianificazione dei soccorsi di Protezione civile nei vari livelli di competenza. Pianificazione dei soccorsi diversa dal concetto di preparazione\/programmazione (nota in letteratura come preparedness). La pianificazione di protezione civile italiana si rif\u00e0 ad una tipologia di “preparazione” diffusa e pi\u00f9 adottata in ambito internazionale ossia ” la preparazione per fronteggiare emergenze” (cd Disaster Preparedness), definito dall’ONU come “previsione e adozione di misure precauzionali prima di una minaccia imminente quando sono possibili avvertimenti anticipati”. Le prime esperienze parziali dell’operato della protezione civile italiana furono realizzate per l’alluvione del Tanaro del 1994 e per l’alluvione della Versilia del 19 giugno 1996 nonch\u00e9 attraverso incontri operativi internazionali in occasione del Terremoto di Northridge del 1994 nei pressi di Los Angeles e il terremoto di Kobe del 1995. Il metodo venne pubblicato per la prima volta tra maggio e giugno 1997 nella rivista DPC INFORMA \u201cPeriodico informativo del Dipartimento della Protezione Civile\u201d \u2013 anno II; numero 4. la nomenclatura fu opera di Patrizia Cologgi dirigente del Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito della Commissione istituita ad hoc negli anni 1990, presso il Ministero dell’Interno, per rivedere l’antecedente impostazione organizzativa prevista nel cosiddetto “Piano Mercurio”, adottato dallo stesso Ministero e quindi dalle Prefetture, incentrato sul concetto del “censimento” delle forze in campo, del loro dispiegamento\/impiego solo in caso di necessit\u00e0 e del solo soccorso e controllo del territorio. L’intento del metodo, la cui impostazione di tipo funzionalista\/pragmatica era mutuata dalle collaudate procedure della FEMA statunitense, era di dotare le Autorit\u00e0 preposte di Protezione civile di uno strumento di programmazione delle complesse attivit\u00e0 di PC, snello, flessibile, comprensibile e di facile consultazione sia per agli addetti ai lavori sia e specialmente per i cittadini. Il metodo Augustus, scritto da Elvezio Galanti sulla rivista DPC INFORMA, che si voleva invalidare nei primi anni 2000, deriva dalla cultura pragmatica anglossassone, considera “l’emergenza” (situazione pubblica di particolare difficolt\u00e0 e pericolosit\u00e0) quale “organismo” e come tale costituito da funzioni fisiologiche (sistema endocrino, cardiologico eccetera), ognuna specializzata nel proprio settore e che svolge normalmente la sua attivit\u00e0 ordinaria. Quando l’equilibrio dell’organismo viene alterato per una malattia, tutte le sue funzioni concorrono a ripristinare l’omeostasi per guarire l’organismo colpito. In protezione civile “l’organismo” \u00e8 il territorio sul quale agiscono normalmente, e ognuno per la sua specificit\u00e0, delle funzioni (comunali, regionali, sanit\u00e0, trasporti eccetera). In caso di calamit\u00e0 queste attivit\u00e0 si mettono ad operare tutte insieme. La metodologia Augustus, mette in luce un aspetto fondamentale del funzionamento della Protezione Civile italiana: la sua natura sistemica. Un complesso apparato fatto di elementi diversi, organizzazioni diverse, che derivano dal funzionamento di sistemi\/apparati organizzativi differenti ma in interazione tra loro e con altri sistemi\/dispositivi organizzativi. Cosicch\u00e9 il “sistema” di PC non \u00e8 il solo Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, monolitico, autonomo ed ego centrato. Piuttosto, esso, il “sistema di PC” \u00e8 una costellazione complessa di sistemi e processi differenti. ” La natura polisemica del termine .. sistema .. ha spesso dato luogo a confusione . [Primo] ” Gli studiosi di PC usano la parola .. sistema .. ” per riferirsi a un insieme di elementi connessi in un tutto organico e funzionalmente unitario ” destinati a determinate funzioni preparatorie\/operative, Ciascun sistema dipende da una particolare costellazione di reti\/dispositivi operativi che coinvolgono specifiche strutture, e ogni struttura\/dispositivo organizzativa\/o svolge un ruolo specializzato all’interno del sistema generale di PC. In fase di progettazione preventiva di protezione civile, prima su tutte, si promuove la raccolta di notizie (tempo di ricorrenza di un evento, conformazione geologica, tessuto produttivo, tessuto urbano eccetera), poi si procede con esami di base (analisi di pericolosit\u00e0, di vulnerabilit\u00e0 eccetera) e infine fa una prima diagnosi (scenario ossia cosa mi aspetto che potrebbe accadere) e per questo predispone dei presidi (reti di monitoraggio, pulizie degli alvei dei fiumi, adeguamento sismico delle strutture eccetera). In emergenza conclamata, invece, la procedura \u00e8 di area critica. Si dispongono cio\u00e8 subito presidi di fronteggiamento, si applicano protocolli definiti e condivisi (potrebbero essere i Piani Nazionali d’Emergenza o di Soccorso quando esistono).In assenza o nella impossibilit\u00e0 di attivare tali protocolli, si adottano misure minime di fronteggiamento attraverso la costituzione di una “cellula resiliente” per gestire il “grande 5 ” ossia cinque macroaree in cui \u00e8 suddiviso l’approccio operativo in emergenza acuta: 1) individuazioni di siti per cabina regia, 2) punti di entrata per i soccorsi attesi, 3) aree di accoglienza e prima assistenza alle popolazioni, 4) individuazione dei siti di prossimit\u00e0 per coordinare interventi locali, 5) assistenza alla popolazione (sanit\u00e0 e gestione di eventuali campi provvisori di accoglienza e permanenza). In tale scenario il Metodo Agustus diventa una buona pratica per gestire la situazione attraverso l’individuazione, normalmente, di 14 funzioni di supporto di base o sostegno che corrispondono a tutte le figure istituzionali competenti e specifiche per ogni funzione a livello territoriale e che concorrono al suo funzionamento ordinario e straordinario. Tali funzioni sono solitamente coinvolte durante l’emergenza stessa, mentre nelle fasi di studio precedenti all’emergenza, ossia previsione e prevenzione vengono disattivate e consegnate al loro specifico e ordinario funzionamento istituzionale. Il Metodo Augustus ha una caratteristica di grande flessibilit\u00e0 e scalabilit\u00e0 ossia si adatta alla reale situazione in atto, a qualsiasi tipologia emergenziale, a qualsiasi entit\u00e0 dell’emergenza e a qualsiasi struttura amministrativa\/operativa di prossimit\u00e0. Di solito tale esercizio lo si esplica attraverso le gi\u00e0 citate 14 funzioni di base che sono tali in tutto il territorio nazionale e a tutti i livelli (nazionale, regionale, provinciale), ma pu\u00f2 anche essere assemblato da un numero minore di funzioni ovvero superiore. Quando \u00e8 considerato necessario, le “funzioni di base” attivate convergono e prendono posto presso i Centri Operativi. Questi ultimi possono essere di vario livello, a seconda del tipo di estensione geografica dell’emergenza, ognuno indicato con una particolare terminologia: bambino C.O.C. si intende il Centro Operativo Comunale , responsabile delle attivit\u00e0 a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento \u00e8 il Sindaco o un suo Delegato. il C.O.M. , Centro Operativo Misto \u00e8 un Centro Operativo di livello superiore, paragonabile per certi aspetti al successivo C.C.S. . Durante un’emergenza che copre una vasta area possono essere pi\u00f9 di uno, e venire costituiti ad hoc al fine di avere un “occhio e braccio operativo” il pi\u00f9 possibile vicino al luogo dell’evento; il C.C.S. (Centro Coordinamento dei Soccorsi), \u00e8 l’organo principale a livello provinciale, ed \u00e8 presieduto dal Prefetto o suo Delegato. il C.O.R. \u00e8 il Centro Operativo Regionale, per emergenze che coinvolgono pi\u00f9 province; \u00e8 presieduto dal Presidente della Regione o suo Delegato. IL Di.Coma.C. \u00e8 la Direzione di Comando e Controllo , organo decisionale di livello nazionale attivato nelle grandi calamit\u00e0 (e situata solitamente presso la sede del Dipartimento di Protezione Civile, a Roma; eccezionalmente, pu\u00f2 essere proiettata nelle retrovie del teatro operativo). In caso di emergenza nazionale verr\u00e0 attivata la Di.Coma.C., con sede presso il Dipartimento della Protezione Civile. A livello regionale avremo il C.O.R. la cui autorit\u00e0 di protezione civile \u00e8 il Presidente della Regione. A livello di prefetture (Uffici Territoriali di Governo – U.T.G.) verranno attivate due strutture operative: il C.C.S. ovvero Centro Coordinamento Soccorsi che ha sede presso la Prefettura della provincia e allo stesso tempo vengono attivati uno o pi\u00f9 C.O.M., Centri Operativi Misti. Questi ultimi hanno la peculiarit\u00e0 di essere presenti il pi\u00f9 vicino possibile al luogo dell’evento ed essere cos\u00ec un “occhio” e “braccio operativo” del C.C.S. presieduto dal Prefetto o suo delegato. A livello comunale, verr\u00e0 attivato il C.O.C. acronimo di Centro Operativo Comunale, presieduto dal Sindaco o suo delegato (autorit\u00e0 di Protezione Civile a livello comunale). I responsabili sono solitamente funzionari di medio-alto livello dell’ente \/ struttura deputata all’esercizio della funzione, ed \u00e8 da questi delegato a rappresentarli ed a gestirne le risorse attivate in emergenza. Il punto di forza di questo metodo \u00e8 nella flessibilit\u00e0 di applicazione, che permette ad esempio di non attivare una o pi\u00f9 funzioni nel caso non siano necessarie per lo svolgimento delle operazioni previste. Inoltre, la compresenza di tutti i responsabili di funzione (con relativo potere di attivazione e gestione in tempo reale – e di concerto – di tutte le forze impiegate) rende molto pi\u00f9 efficace e tempestiva l’integrazione delle operazioni ” giunto “. SALE OPERATIVE: COORDINAMENTI ORIZZONTALI E VERTICALI Le quattordici funzioni base, individuate in breve dalla lettera F e da un numero progressivo, sono: F 1 – Tecnica e di pianificazione F 2 – Sanit\u00e0, assistenza sociale e veterinaria F 3 – Mass-media e informazione F 4 – Volontariato F 5 – Materiali e mezzi F 6 – Trasporti, circolazione e viabilit\u00e0 F 7 – Telecomunicazioni F 8 – Servizi essenziali F 9 – Censimento danni a persone e cose F 10 – Strutture operative F 11 – Enti locali F 12 – Materiali pericolosi F 13 – Assistenza alla popolazione F 14 – Coordinamento centri operativi "},{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BreadcrumbList","itemListElement":[{"@type":"ListItem","position":1,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/#breadcrumbitem","name":"Enzyklop\u00e4die"}},{"@type":"ListItem","position":2,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/01\/27\/metodo-augustus-wikipedia\/#breadcrumbitem","name":"Metodo Augustus – Wikipedia"}}]}]