[{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BlogPosting","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/12\/01\/regola-delle-5-w-wikipedia\/#BlogPosting","mainEntityOfPage":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/12\/01\/regola-delle-5-w-wikipedia\/","headline":"Regola delle 5 W – Wikipedia","name":"Regola delle 5 W – Wikipedia","description":"IL regola delle 5 W (iniziali di Chi cosa dove quando perch\u00e8 ) \u00e8 considerata la regola principale dello stile","datePublished":"2021-12-01","dateModified":"2021-12-01","author":{"@type":"Person","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/author\/lordneo\/#Person","name":"lordneo","url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/author\/lordneo\/","image":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/44a4cee54c4c053e967fe3e7d054edd4?s=96&d=mm&r=g","url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/44a4cee54c4c053e967fe3e7d054edd4?s=96&d=mm&r=g","height":96,"width":96}},"publisher":{"@type":"Organization","name":"Enzyklop\u00e4die","logo":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","width":600,"height":60}},"image":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","width":100,"height":100},"url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/12\/01\/regola-delle-5-w-wikipedia\/","wordCount":1927,"articleBody":"IL regola delle 5 W (iniziali di Chi cosa dove quando perch\u00e8 ) \u00e8 considerata la regola principale dello stile giornalistico anglosassone. In inglese \u00e8 nota sia come Cinque ws che come Domande W-H [Primo] e fanno parte delle regole di buona formazione del discorso. La regola delle 5 W \u00e8 anche utilizzata nel problem solving e, con alcune modifiche, nella pianificazione dei processi. Le cinque W stanno per: Chi? [\u00abChi?\u00bb] What? [\u00abChe cosa?\u00bb] Quando? [“Quando?”] Dove? [“Colomba?”] Why? [\u00abPerch\u00e9?\u00bb] Sono considerati i punti irrinunciabili che devono essere presenti nella prima frase (l’attacco o Guida ) di ogni articolo, come risposta alle probabili domande del lettore che si accinge a leggere il pezzo. La scelta delle particelle interrogative \u00e8 arbitraria poich\u00e9 non tutte le particelle interrogative in inglese cominciano per W. Viene enunciata in questo modo per motivi mnemonici, ma sicuramente anche eufonici (l’inclinazione dei popoli anglosassoni per questo tipo di effetti \u00e8 documentata sin dalla letteratura in inglese antico, che conta svariati componimenti in poesia allitterativa). La regola \u00e8 quindi un promemoria per chi, dovendo accingersi a scrivere un pezzo, \u00e8 facilitato nel raccogliere le idee e\/o a non scordare informazioni essenziali: ad esempio per chi deve trasmettere rapidamente informazioni (pensiamo al cronista sportivo al telefono con la redazione durante la partita), ovvero deve superare il comune blocco psicologico definito popolarmente \u201csindrome del foglio bianco\u201d. Il cronista, in generale, la utilizzer\u00e0 liberamente, integrandola con altre informazioni o eliminando quelle non essenziali o irrilevanti al soggetto: ad esempio, per un resoconto di costume generalmente si risponde anche alla domanda \u201chow\u201d (come), descrivendo l’evento; per contro, in un articolo di cronaca nera, rispondere alla W di \u201cwhy\u201d (perch\u00e9) \u00e8 principalmente compito degli inquirenti, ed il cronista ne riferir\u00e0 in seguito se le indagini avranno avuto successo. L’utilit\u00e0 della regola \u00e8 pertanto quella di aiutare a sintetizzare al massimo le informazioni importanti, all’interno di uno stile conciso ed essenziale qual \u00e8, ad esempio, quello dei \u201clanci di agenzia\u201d. Per un articolo pi\u00f9 lungo, o qualsiasi altro resoconto, possono costituire uno scheletro intorno al quale far crescere l’esposizione: non \u00e8 raro per gli insegnanti di lingua consigliare ai propri studenti di partire da queste semplici informazioni per i loro scritti. La regola enunciata in inglese ha una forma dettata anche da considerazioni estetiche. Anche nella forma in cui viene spesso enunciata in italiano conserva in parte l’allitterazione iniziale, che rimane un utile appiglio per la memoria. IO Argomenti locali [ modifica | Modifica wikitesto ” I filosofi e retori dell’antichit\u00e0 hanno indagato approfonditamente la possibilit\u00e0 di esplorare un tema di discussione attraverso una griglia di domande fisse e standardizzate. Il retore Ermagora di Temno, secondo quanto riferisce lo pseudo-Agostino nel Di retorico [2] , defin\u00ec sette \u00abcircostanze\u00bb quali t\u00f2poi di un tema: Chi, cosa, quando, dove e perch\u00e9, a chi \u00e8 la maniera degli amministratori. [3] [4] . Anche Cicerone possedeva una tecnica di argomentazione simile [cio\u00e8 basata sui fatti (circostanze, i loci ) che caratterizzano un tema]. Quintiliano discusse i argomenti locali , ma non li struttur\u00f2 in forma di domande [3] . Vittorino espose il sistema di Cicerone mettendo in corrispondenza i fatti con le domande di Ermagora: [3] Anche Giulio Vittore cre\u00f2 una lista di circostanze in forma di domanda [3] Boezio “applic\u00f2 le sette circostanze all’oratoria e ne fece elementi fondamentali per l’arte dell’accusa e della difesa”: Chi, cosa, perch\u00e9, come, quando, quando, in cui, in cui, aiutare? [3] Il metodo delle domande fu ripreso nel XII secolo Teodorico di Chartres e Giovanni di Salisbury [3] . Allo scopo di attribuire la pena appropriata per ogni peccato, il 21\u00ba canone del Concilio Lateranense IV (1215) incoraggia i confessori ad indagare sia i peccati sia le circostanze che li hanno provocati. La forma a domanda divenne popolare presso tutti i confessionali e apparve in diverse varianti: Chi, cosa, dove, per mezzo di chi, cos\u00ec spesso, perch\u00e9, quando. [5] Chi, cosa, dove, in cui l’aiuto, perch\u00e9, come quando. [6] Chi, cosa, dove, quando, ogni volta, come quando, perch\u00e9, quando. [7] Cosa, chi, dove, in cui l’aiuto, perch\u00e9, come quando. [8] Cosa, dove, quindi, quanto, la condizione, come quando, ogni volta, ogni volta. [9] Gli otto elementi di San Tommaso d’Aquino [ modifica | Modifica wikitesto ” In ambito filosofico e teologico morale \u00e8 ben conosciuto lo schema creato da San Tommaso D’Aquino nella sua opera pi\u00f9 famosa, la Summa Theologica , in cui, alla fine del XII secolo, il teologo individu\u00f2 gli elementi fondamentali che identificano la struttura dell’azione morale. Le circostanze Nella sua opera principale, Tommaso d\u00e0 grande importanza ad un insieme di elementi secondari che influiscono sulla moralit\u00e0 di un’azione, solitamente indicati come circostanze . A questo riguardo, il filosofo fa una distinzione tra condizioni che riguardano l’ oggetto (i gi\u00e0 citati quando, ubi, quantum e quid) e condizioni che riguardano il soggetto agente. Infatti, esistono infinite circostanze in cui il soggetto ha potuto agire, ognuna delle quali conferisce all’azione un diverso significato. Nel caso del furto, ad esempio, oltre ai gi\u00e0 menzionati quomodo, quibus auxiliis e cur, vanno considerate le condizioni in cui si trovava il soggetto al momento dei fatti. Il ladro potrebbe aver agito \u201cspinto da necessit\u00e0 primarie\u201d oppure \u201cin preda alla disperazione per i debiti\u201d o piuttosto \u201csotto effetto di stupefacenti\u201d. Tommaso distingue in un’azione otto elementi fondamentali : N \u00b0 Latino Italiano 5 in Primo. CHI “Trascorrere” “Chi” 2. Che cosa \u00abChe cosa\u00bb “Che cosa” 3. QUANDO “Quando” “Quando” 4. Dove \u00abDove\u00bb “Dove” 5. Aggiungere \u00abPerch\u00e9\u00bb “Perch\u00e9” 6. Quantico \u00abQuanto\u00bb assente 7. Come \u00abIn che modo\u00bb assente 8. Contenente aiuto \u00abCon quali mezzi\u00bb assente Lo schema dell’Aquinate si adatta molto bene alle esigenze di una corretta informazione proprie dell’epoca attuale.\u00c8 facile verificare, attraverso un esempio molto concreto, l’utilit\u00e0 che questo schema ha in ambito giornalistico. Supponiamo di dover scrivere la cronaca di un furto. Nelle prime righe dell’articolo \u00e8 necessario dire: chi ha commesso il furto ( Chi ),, che cosa ha rubato ( Che cosa ),, quando \u00e8 avvenuto il furto ( Quando ),, dove ha rubato ( Dove ),, perch\u00e9 ha rubato ( aggiungere ). Fin qui, non abbiamo detto nulla di nuovo rispetto alla regola delle 5 W. Ma rimangono da dire altre tre cose importantissime: quanto ha rubato, ovvero il valore economico della merce rubata ( Quantico ),, in che modo ha agito per rubare ( Come ),, di quali mezzi si \u00e8 servito ( contenente aiuto ). Questi elementi della notizia, anche se non fanno parte delle 5 W, ovvero di quel nucleo d’informazioni che vanno fornite nella prima parte dell’articolo, sono importantissimi perch\u00e9 connotano la notizia in maniera determinante. C’\u00e8 una evidente differenza, infatti, tra il furto di 1.000 euro e quello di 10.000 o 100.000 euro (quantum). Cos\u00ec come c’\u00e8 sostanziale differenza tra una rapina con astuzia (ad esempio con un travestimento) e una rapina a mano armata (quibus auxiliis). Non meno importante \u00e8 il modo in cui il ladro ha condotto l’azione criminosa: con violenza, con pacatezza oppure con freddezza (Quomodo). ^ La ‘h’ sta per \u00abHow\u00bb (“come”). ^ Gli studiosi moderni esprimono dubbi sull’attribuzione dell’opera a Sant’Agostino e preferiscono identificare l’autore con il nome di pseudo-Agostino. ^ UN B C D \u00c8 F D. W. Robertson, Jr., “Una nota sull’origine classica delle” circostanze “nel confessionale medievale”, Studi in filologia 43 :1:6-14 (gennaio 1946). ^ Robertson ha citato un’edizione contemporanea del Di retorico ; l’edizione originale \u00e8 andata perduta. ^ Mansi, Consiglio Trevirense Provinciale (1227), mansi, Concilia , Xxiii, c. 29. ^ Costituzioni di Alessandro di Stavensby (1237) Wilkins, I:645; citato anche da Tommaso d’Aquino nella Summa Theologica , I-II, 3. ^ Roberto della Sorbona, De Confessione , MBP XXV: 354 ^ Pietro Quivil, Sopula , Wilkins, II: 165 ^ Pietro da Morrone, Brochure , MBP XXV: 828 "},{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BreadcrumbList","itemListElement":[{"@type":"ListItem","position":1,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/#breadcrumbitem","name":"Enzyklop\u00e4die"}},{"@type":"ListItem","position":2,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2021\/12\/01\/regola-delle-5-w-wikipedia\/#breadcrumbitem","name":"Regola delle 5 W – Wikipedia"}}]}]