[{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BlogPosting","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2022\/08\/28\/baldovino-iii-di-gerusalemme-wikipedia\/#BlogPosting","mainEntityOfPage":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2022\/08\/28\/baldovino-iii-di-gerusalemme-wikipedia\/","headline":"Baldovino III di Gerusalemme – Wikipedia","name":"Baldovino III di Gerusalemme – Wikipedia","description":"Baldovino III (1130 \u2013 Beirut, 10 febbraio 1163) fu re di Gerusalemme dal 1143 al 1163, anno della sua morte.","datePublished":"2022-08-28","dateModified":"2022-08-28","author":{"@type":"Person","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/author\/lordneo\/#Person","name":"lordneo","url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/author\/lordneo\/","image":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/44a4cee54c4c053e967fe3e7d054edd4?s=96&d=mm&r=g","url":"https:\/\/secure.gravatar.com\/avatar\/44a4cee54c4c053e967fe3e7d054edd4?s=96&d=mm&r=g","height":96,"width":96}},"publisher":{"@type":"Organization","name":"Enzyklop\u00e4die","logo":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/wiki4\/wp-content\/uploads\/2023\/08\/download.jpg","width":600,"height":60}},"image":{"@type":"ImageObject","@id":"https:\/\/upload.wikimedia.org\/wikipedia\/commons\/thumb\/1\/1f\/BNF%2C_Mss_fr_68%2C_folio_233.jpg\/220px-BNF%2C_Mss_fr_68%2C_folio_233.jpg","url":"https:\/\/upload.wikimedia.org\/wikipedia\/commons\/thumb\/1\/1f\/BNF%2C_Mss_fr_68%2C_folio_233.jpg\/220px-BNF%2C_Mss_fr_68%2C_folio_233.jpg","height":"318","width":"220"},"url":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2022\/08\/28\/baldovino-iii-di-gerusalemme-wikipedia\/","wordCount":3710,"articleBody":"Baldovino III (1130 \u2013 Beirut, 10 febbraio 1163) fu re di Gerusalemme dal 1143 al 1163, anno della sua morte. Figlio primogenito della regina Melisenda e del re Folco, divenne sovrano quando era ancora un bambino e fu per questo offuscato dalla madre Melisenda durante la prima met\u00e0 del suo regno. [Primo] Proprio per questo parte del suo governo fu caratterizzato dal grave conflitto tra lui e la madre. [Primo] Gli inizi del suo regno furono funestati dalla caduta del baluardo del nord, Edessa, assediata e presa nel 1144 da \u02bfIm\u0101d al-D\u012bn Zenk\u012b. [Primo] Con la Seconda Crociata tent\u00f2 invano di conquistare Damasco, vera capitale siriana, nel 1148. [Primo] Fu per\u00f2 in grado di catturare l’importante fortezza egiziana di Ascalona nel 1153. [Primo] Tutto il suo regno fu caratterizzato dai continui scontri di potere con Norandino, il quale cresceva sempre pi\u00f9 in potenza in Siria e minacciava il dominio sul Principato d’Antiochia. [Primo] Ammalatosi, mor\u00ec senza figli e gli succedette suo fratello Amalrico I. Table of Contents Ascesa al trono [ modifica | Modifica wikitesto ” La seconda Crociata [ modifica | Modifica wikitesto ” Guerra civile [ modifica | Modifica wikitesto ” Il Regno si riprende [ modifica | Modifica wikitesto ” L’alleanza con Bisanzio [ modifica | Modifica wikitesto ” La morte [ modifica | Modifica wikitesto ” Ascesa al trono [ modifica | Modifica wikitesto ” Incoronazione di Baldovino III. Guglielmo di Tiro, Storia Miniatura del XV secolo. Baldovino apparteneva alla seconda generazione dopo la Prima Crociata, e dunque discendente nato in Terrasanta dei Crociati originali. Il padre Folco mor\u00ec quando lui aveva 13 anni, e il trono pass\u00f2 di diritto alla madre, Melisenda, in quanto figlia di Baldovino II. Melisenda aveva regnato con Folco come consorte, e per non lasciare una donna sul trono, Baldovino venne incoronato come co-regnante ed erede della madre al momento della successione. Tuttavia, Melisenda nomin\u00f2 come proprio consigliere Manasse di Hierges, Connestabile di Gerusalemme, e insieme i due esclusero Baldovino dal potere. Avendo sul trono una donna e un bambino, la vita politica a Gerusalemme divenne tesa; gli Stati crociati a nord cercavano di imporre la propria indipendenza, e non c’era a Gerusalemme un re capace di condurre l’esercito e imporre la sovranit\u00e0 di Gerusalemme sugli Stati vassalli come gi\u00e0 Baldovino II e Folco avevano fatto. Nel mondo musulmano, Zengi controllava la Siria settentrionale dalle sue basi di Mosul e Aleppo, e voleva aggiungere Damasco ai suoi domini. Secondo Guglielmo di Tiro, Folco non aveva provveduto adeguatamente alla difesa degli Stati crociati nel nord, ed era proprio l\u00ec che la minaccia di Zengi era maggiore. Nel 1144, Edessa cadde dopo un assedio, causando grande sensazione in Occidente e l’invocazione di una seconda crociata [2] . Questa impieg\u00f2 del tempo a raggiungere Gerusalemme, e nel frattempo Zengi venne assassinato (1146). Gli succedette il figlio N\u016br al-D\u012bn (nelle fonti cristiane Norandino), che era altrettanto impaziente di conquistare Damasco. Contro questa minaccia, Gerusalemme e Damasco si erano alleate in un patto di mutua difesa. Ci\u00f2 non imped\u00ec per\u00f2 a Mu’in al-Din Unur, governatore di Damasco, di stringere un’alleanza contro Gerusalemme con N\u016br al-D\u012bn nel 1147. Il cambio di fronte era motivato dalla stipula di un trattato fra Gerusalemme e un vassallo ribelle di Unur, che andava contro i termini del patto preesistente. Baldovino lasci\u00f2 Gerusalemme alla testa dell’esercito, ma fu sconfitto a Bosra. I due vennero comunque a patti, e l’alleanza precedente (in funzione anti-siriana) venne ripristinata [3] . La seconda Crociata [ modifica | Modifica wikitesto ” Corrado III, Luigi VII e Baldovino III al Concilio di Acri. Nel 1148 la crociata giunse finalmente a Gerusalemme, sotto la guida congiunta di Luigi VII di Francia con la moglie Eleonora d’Aquitania e dell’imperatore Corrado III di Germania. Baldovino e i condottieri crociati tennero concilio ad Acri, ma lotte intestine e cattiva pianificazione resero vani molti sforzi.Corrado consigli\u00f2 a Baldovino di attaccare Damasco, nonostante il trattato di pace. Baldovino \u2014 forse desideroso di impressionare i potenti ospiti \u2014 accett\u00f2 il piano, ma l’assedio di Damasco che ne segu\u00ec fu un clamoroso fiasco, e si concluse con una sconfitta dopo soli quattro giorni. Attaccata da Gerusalemme, Damasco fin\u00ec presto sotto il controllo di N\u016br al-D\u012bn. La perdita di un vicino e alleato musulmano fu un disastro diplomatico da cui nessun re di Gerusalemme riusc\u00ec pi\u00f9 a risollevarsi [4] . Nel 1149 i crociati ritornarono in Europa, lasciando Gerusalemme pi\u00f9 debole di quanto l’avessero trovata. Nur al-Din ne approfitt\u00f2 conquistando quanto restava della Contea di Edessa ed invadendo il Principato di Antiochia nel nord, e il principe Raimondo fu ucciso nella Battaglia d’Inab. Baldovino III si port\u00f2 a nord, e assunse la reggenza del Principato. La moglie di Raimondo, Costanza, era cugina di Baldovino per parte di madre e erede di Antiochia per parte di padre. Baldovino tent\u00f2 di darla in sposa a un suo alleato, ma senza successo. Un altro fallimento arriv\u00f2 nella difesa di Turbessel, l’ultimo caposaldo rimasto dell’originaria Contea di Edessa; Baldovino non aveva forze per difenderla, e dovette cederla all’Imperatore bizantino Manuele I Comneno nel 1150 [5] . Nel 1152 Baldovino e la madre furono chiamati a intervenire in una disputa fra la zia di Baldovino, Hodierna di Tripoli, e suo marito, il conte Raimondo II di Tripoli. Dopo aver risolto la disputa, Hodierna stava per tornare a Gerusalemme con Baldovino e Melisenda, quando Raimondo venne assassinato dagli Hashshashin (Assassini). Baldovino rimase indietro per regolare gli affari della Contea, mentre Hodierna assunse la reggenza in nome del figlio giovinetto, Raimondo III di Tripoli. A quel punto, Edessa era stata perduta e sia Antiochia che Tripoli erano prive di una guida; solo a Gerusalemme rimaneva, nella persona del Re, qualche forma di autorit\u00e0. Ma anche a Gerusalemme si preparava una disputa. Guerra civile [ modifica | Modifica wikitesto ” Nel 1152 Baldovino aveva raggiunto ormai da 7 anni la maggiore et\u00e0, e cominciava a imporre la sua volont\u00e0 nelle questioni politiche. Sebbene in precedenza non avesse espresso interesse per l’amministrazione del Regno, egli cominciava adesso a intervenire con maggiore autorit\u00e0. Baldovino e la madre si erano mano a mano allontanati sin dal 1150, e il giovane Re accusava il connestabile Manasse di interferire con la sua legittima successione. Nel 1152, Baldovino chiese al Patriarca di Gerusalemme, Fulcherio, di ripetere la cerimonia di incoronazione, questa volta senza la madre. Il patriarca rifiut\u00f2, e in una sorta di auto-incoronazione Baldovino organizz\u00f2 una sorta di processione per le vie di Gerusalemme, durante la quale indoss\u00f2 una corona di alloro [6] . Alla fine, Baldovino e Melisenda si accordarono per sottoporre la questione all’Alta Corte, un organismo che esercitava sia funzioni di tipo parlamentare che di consiglio al monarca. L’Alta Corte decise di dividere il Regno in due distretti amministrativi distinti. Baldovino sarebbe stato a capo della Galilea nel nord, incluse le citt\u00e0 di Acri e Tiro, mentre Melisenda avrebbe retto la Giudea e la Samaria (le regioni pi\u00f9 ricche del paese), incluse Nablus e la stessa Gerusalemme. Appoggiavano Melisenda nella parte meridionale del Regno Manasse, nonch\u00e9 il fratello pi\u00f9 giovane di Baldovino, Amalrico, che possedeva la Contea di Giaffa (parte del territorio assegnato a Melisenda) [7] . Sia Melisenda che Baldovino erano contrari a tali decisioni. Baldovino, in particolare, aspirava a governare l’intero Regno, e si rendeva conto che una simile organizzazione avrebbe diviso le gi\u00e0 scarse risorse del paese. Tuttavia, pur di evitare una guerra, entrambi accettarono il compromesso [8] . Entro poche settimane dalla divisione, Baldovino lanci\u00f2 un’invasione contro la parte meridionale, governata dalla madre. Manasse fu sconfitto in una battaglia al castello di Mirabel e subito esiliato, e Nablus cadde anch’essa rapidamente. Per evitare ulteriori violenze, Gerusalemme apr\u00ec le porte a Baldovino; Melisenda e Amalrico si rifugiarono nella Torre di Davide, e l\u00ec furono assediati. Per tutta la durata dell’assedio, la Chiesa condusse dei negoziati. Alla fine, si raggiunse un accordo in base al quale a Melisenda venne concessa la citt\u00e0 di Nablus fino alla morte (dopo sarebbe tornata al patrimonio reale), e Baldovino prometteva solennemente di non interferire con i suoi affari. Conquistato cos\u00ec il potere assoluto, Baldovino nomin\u00f2 Umfredo II di Toron, un suo fedele, come nuovo connestabile [9] . Nel 1154, madre e figlio si riconciliarono, e Baldovino non esit\u00f2 a sfruttare a proprio vantaggio l’esperienza di governo della madre. Bench\u00e9 essa fosse “in ritiro” a Nablus, Melisenda continu\u00f2 a esercitare una grande influenza a corte e negli affari di stato, e pi\u00f9 volte venne nominata reggente durante le campagne militari che tenevano Baldovino lontano dalla capitale. Il Regno si riprende [ modifica | Modifica wikitesto ” L’assedio di Ascalona Durante la guerra civile, Nur ad-Din aveva consolidato il suo controllo su Damasco, in seguito anche alla morte di Mu’in ad-Din. Con una Siria forte, unita sotto un governo centrale, a Gerusalemme non restava che guardare verso sud, e dunque verso l’Egitto, per ogni ulteriore espansione. L’Egitto era indebolito a sua volta da una guerra civile, e dalla successione sul trono di una serie di giovani Imam Fatimidi. Intorno al 1150 Baldovino ricostru\u00ec le fortificazioni di Gaza per mettere sotto pressione il confinante insediamento egiziano di Ascalona; nel 1153, dopo un assedio e una battaglia, la citt\u00e0 fu finalmente espugnata. In questo modo, Ascalona venne incorporata nel feudo di Giaffa, di propriet\u00e0 di Amalrico, creando cos\u00ec la Contea di Giaffa e Ascalona e migliorando la sicurezza del confine con l’Egitto perch\u00e9 i Fatimidi (i quali cercarono in tutti i modi di riconquistare la citt\u00e0 con incursioni) furono privati di una importante piazzaforte e costretti a pagare un forte tributo annuo; pochi mesi prima, inoltre, Baldovino aveva anche sconfitto gli Artuqidi che avevano tentato di invadere il Regno [dieci] . Nel 1156, Baldovino dovette piegarsi a firmare un trattato di pace con Nur al-Din. Ci\u00f2 non gli imped\u00ec comunque di condurre nell’inverno del 1157 una spedizione contro la Siria, durante la quale assedi\u00f2 Shayzar. Fu per\u00f2 costretto a ritirarsi a causa di una disputa sorta fra Teodorico, conte delle Fiandre e Reginaldo di Chatillon, entrambi intenzionati ad aggiungere Shayzar ai loro possedimenti personali. In questa campagna per\u00f2 riprese la piazzaforte di Harim, in precedenza appartenuta ad Antiochia, e nel 1158 sconfisse lo stesso Nur al-Din sul campo [11] . L’alleanza con Bisanzio [ modifica | Modifica wikitesto ” I successi di Baldovino, bench\u00e9 complessivamente modesti, gli garantirono per\u00f2 sufficiente prestigio per tentare un’alleanza matrimoniale con l’Impero bizantino. Nel 1157 Baldovino invi\u00f2 Umfredo II di Toron a negoziare con l’imperatore Manuele, e si giunse ad un accordo secondo il quale Baldovino avrebbe sposato Teodora, nipote di Manuele. L’alleanza favoriva pi\u00f9 Bisanzio che Gerusalemme, giacch\u00e9 quest’ultima era costretta a riconoscere la sovranit\u00e0 bizantina su Antiochia e, se Teodora fosse rimasta vedova, le sarebbe stata assegnata la citt\u00e0 di Acri. Sebbene Teodora rappresentasse il vincolo tangibile di tale alleanza, non ci si aspettava che esercitasse alcuna autorit\u00e0 all’infuori di Acri. Il matrimonio venne celebrato nel settembre del 1158; Baldovino aveva allora 28 anni e Teodora soltanto 13 [dodicesimo] . Le relazioni fra Gerusalemme e Bisanzio andarono migliorando e nel 1159 Baldovino incontr\u00f2 Manuele ad Antiochia. Secondo le cronache coeve, i due diventarono amici: Manuele prese a indossare abiti e a seguire le usanze occidentali, fino a partecipare ad un torneo cavalleresco; al torneo partecip\u00f2 anche Baldovino, e quando egli sub\u00ec un duro disarcionamento, Manuele \u2014 che era un esperto medico \u2014 se ne sarebbe preso cura personalmente [13] . Poco dopo, per\u00f2, sempre nel 1159, Baldovino divenne nuovamente reggente di Antiochia in seguito alla cattura in battaglia di Reginaldo di Chatillon. La mossa offese Manuele, che considerava Antiochia territorio imperiale e, per rafforzare ulteriormente le proprie ragioni, l’Imperatore spos\u00f2 nel 1160 la principessa Maria d’Antiochia, cugina di Baldovino. Lo stesso Baldovino aveva invece suggerito il matrimonio con una sua altra cugina, Melisenda di Tripoli, proprio per evitare legami cos\u00ec stretti fra Bisanzio ed Antiochia [14] . La morte [ modifica | Modifica wikitesto ” La regina Melisenda mor\u00ec nel 1161 e Baldovino la segu\u00ec poco dopo morendo a Beirut il 10 febbraio 1162 [15] . Circol\u00f2 la voce che fosse stato avvelenato ad Antiochia tramite certe pillole dategli da un medico siriano ortodosso (e, in quanto tale, sospettato di contatti con i Bizantini). Racconta Guglielmo di Tiro: “Non appena il Re ebbe preso le pillole, venne colpito da febbre e dissenteria, a cui non si riusc\u00ec a trovare rimedio”. Lungo la strada del ritorno, Baldovino si ferm\u00f2 a Tripoli, dove rimase per alcuni mesi; quindi riprese il viaggio verso Beirut, dove alla fine soccombette alla malattia. Nel racconto di Guglielmo, “Per otto giorni consecutivi, mentre la processione funeraria si muoveva da Beirut a Gerusalemme, ovunque si udivano lamenti, e il dolore si rinnovava di ora in ora”. Teodora, ormai vedova, si ritir\u00f2 ad Acri secondo gli accordi: aveva allora 16 anni, e il loro matrimonio non aveva prodotto prole [16] . A Baldovino succedette il fratello, Amalrico. Guglielmo di Tiro conobbe Baldovino personalmente e ce ne ha lasciato un’accurata descrizione: “… Era pi\u00f9 alto degli altri uomini, ma le sue membra erano cos\u00ec ben proporzionate alla sua altezza, che nessun tratto del suo aspetto sembrava fuor d’armonia con il tutto. I suoi tratti erano piacevoli e raffinati, la sua costituzione florida, e prova di forza innata… I suoi occhi erano di media grandezza, alquanto prominenti e brillanti. Aveva capelli biondicci, lisci, e un’abbondante barba sulle guance e sul mento. Era di apparenza robusta, bench\u00e9 non lo si potesse dire in carne, come il fratello, n\u00e9 magro, come la madre…” Baldovino era ben educato, abile parlatore, ed eccezionalmente intelligente. A differenza del padre, era dotato di eccellente memoria. Passava molto del suo tempo libero leggendo libri di storia ed era un esperto del diritto consuetudinario del Regno, che sarebbe stato messo per iscritto solo pi\u00f9 tardi da uomini come Giovanni da Ibelin e Filippo da Novara nelle “Assisi di Gerusalemme”. Rispett\u00f2 le propriet\u00e0 ecclesiastiche e non impose loro nuove tasse. Fu amichevole verso uomini di tutte le classi sociali ed era solito offrire conversazione a chiunque volesse o lo incontrasse per caso. Non neg\u00f2 mai udienza a chi la richiedesse. Da giovane amava i dadi e altri giochi ed ebbe delle Liasoni con donne sposate, ma da adulto “cambi\u00f2 per il meglio”, come dice Guglielmo, e si mantenne fedele a Teodora. Fu amato e rispettato dai suoi sudditi e ottenne anche il rispetto dei suoi nemici: Nur al-Din disse, della morte di Baldovino, \u00abI Franchi hanno perso un tale principe che il mondo non ne contiene ora l’uguale\u00bb. ^ UN B C D \u00c8 F Francesco Cognasso, BALDOVINO III, re di Gerusalemme , In Enciclopedia Italiana , Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana. URL consultato il 17 luglio 2019 . ^ Ottimo, pp. 168-170 . ^ Ottimo, pp. 206-222 . ^ Ottimo, pp. 222-262 . ^ Ottimo, pp. 280-290 . ^ Grande, P. 304 . ^ Ottimo, pp. 304-307 . ^ Grande, P. 307 . ^ Grande, P. 309 . ^ Ottimo, pp. 326-354 . ^ Ottimo, pp. 355-380 . ^ Ottimo, pp. 380-383 . ^ Ottimo, pp. 383-399 . ^ Ottimo, pp. 407-411 . ^ Ottimo, pp. 416-418 . ^ Ottimo, pp. 483-484 . ( IN ) Steven Runciman, Il regno di Gerusalemme e il Frankish East, 1100-1187 , In Una storia delle crociate , vol. II, Cambridge University Press, 1952; (traduzione italiana di E. Bianchi, A. Comba, F. Comba, in due volumi: Storia delle Crociate , Torino, Einaudi, 2005. ISBN 978-88-06-17481-1). ( IN ) Bernard Hamilton, Donne negli stati crociati: le regine di Gerusalemme , in Derek Baker (a cura di), Donne medievali , Ecclesiastical History Society, 1978, ISBN 978-0-631-19260-2. ( FR ) Ren\u00e9 molto, Storia delle Crociate e del Regno Frankish di Gerusalemme – II. 1131-1187 , Parigi, Perrin, 1935 (ristampa 2006), ISBN\u00a0978-0-631-19260-2. "},{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BreadcrumbList","itemListElement":[{"@type":"ListItem","position":1,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/#breadcrumbitem","name":"Enzyklop\u00e4die"}},{"@type":"ListItem","position":2,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2022\/08\/28\/baldovino-iii-di-gerusalemme-wikipedia\/#breadcrumbitem","name":"Baldovino III di Gerusalemme – Wikipedia"}}]}]