[{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BlogPosting","@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2023\/01\/26\/andy-j-forest-wikipedia\/#BlogPosting","mainEntityOfPage":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2023\/01\/26\/andy-j-forest-wikipedia\/","headline":"Andy J. Forest – Wikipedia","name":"Andy J. Forest – Wikipedia","description":"Andy J. Forest (Pullman, 10 maggio 1955) \u00e8 un armonicista, chitarrista e cantante statunitense. 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Forest (Pullman, 10 maggio 1955) \u00e8 un armonicista, chitarrista e cantante statunitense. Durante la carriera di musicista si \u00e8 dedicato anche alla scrittura e alla pittura. Nato nello stato di Washington, si trasfer\u00ec da piccolo con la famiglia nei pressi di Pasadena, nella California meridionale. Sin da giovanissimo si appassion\u00f2 alla musica blues, seguendo concerti e imparando a suonare l’armonica a bocca. Lasciati gli studi a sedici anni, abbandon\u00f2 la California dirigendosi dapprima alle Hawaii, poi alle Isole Vergini, a New York e a New Orleans. Durante queste peregrinazioni, Forest si mantenne svolgendo i lavori pi\u00f9 vari: marinaio, raccoglitore di cotone, elettricista e pescatore. Altrettanto eclettica \u00e8 la sua formazione strumentale: oltre a cantare e suonare l’armonica a bocca, studi\u00f2 chitarra, violino, basso e sassofono. Nel 1974 prese la decisione di fissare la sua residenza a New Orleans, dove abit\u00f2 per tre anni durante i quali si diede al professionismo suonando con Earl King e John Mooney, e crescendo musicalmente sotto l’influsso di Sonny Terry, Little Walter Jacobs, James Cotton, Paul Butterfield, Taj Mahal e Charlie Musselwhite. Table of Contents 15 anni in Europa\/Italia [ modifica | Modifica wikitesto ” Il ritorno a New Orleans [ modifica | Modifica wikitesto ” Vita privata [ modifica | Modifica wikitesto ” Album [ modifica | Modifica wikitesto ” Singoli [ modifica | Modifica wikitesto ” Cinema [ modifica | Modifica wikitesto ” Televisione [ modifica | Modifica wikitesto ” 15 anni in Europa\/Italia [ modifica | Modifica wikitesto ” Nel 1977 si rimise in viaggio, questa volta diretto in Europa, tocc\u00f2 l’Italia e qui si stabil\u00ec per quasi quindici anni, continuando a girare per il Vecchio Continente con una breve e poco fortunata incursione in Marocco e in Senegal. In Francia prese contatto con il chitarrista malgascio Tao Ravao. Il 1979 lo vide a Bologna, dove incise il primo disco, La lista , con la sua band Andy J. Forest & the Stumblers. Il disco fu pubblicato dalla Italian Records di Oderso Rubini [Primo] . Il 3 aprile 1979 Andy J. Forest partecip\u00f2 al Bologna Rock , un festival che si svolse al Palasport e che vedeva sul palco i migliori gruppi dell’allora scena punk rock e new wave bolognese. Fra questi vi erano i Windopen, Gaznevada, Skiantos, Bieki, Naphta, Confusional Quartet, Luti Chroma, Frigos e Cheaters [Primo] . Nel 1983 incide per la Cruisin’ Records di Modena un brano dal titolo L.A. Woman, di cui firma il testo come autore, insieme all’amico e collega musicista James Thompson sotto lo pseudonimo P.J. Marcus. Il brano entra nelle top ten nazionali, gettonatissimo nelle radio private e riempipista in discoteca. Dello stesso periodo ma questa volta insieme a tutto il gruppo degli Snaps: Andy insieme a David, James e Steve pubblica, su etichetta Cruisin’ Records, un Lp di cover dance che uscir\u00e0 anche su etichetta K-Tel. [ senza\u00a0fonte ” Ha collaborato con Claudio Lolli, Fabrizio De Andr\u00e9, Sergio Caputo, Zucchero Fornaciari e il bluesman Robi Zonca, conosciuto a Parigi negli anni 80. [ senza\u00a0fonte ” Il ritorno a New Orleans [ modifica | Modifica wikitesto ” Dopo una parentesi come attore, nel 1991 ritorn\u00f2 a New Orleans, dove si esib\u00ec in club musicali. Di nuovo in Italia, altern\u00f2 ai concerti e alle incisioni la stesura di un libro, Lettera dell’inferno , pubblicato nel 1999, e la composizione di opere pittoriche di buon livello, oggi in mostra al Sonny Boy Williamson Museum di Helena, Arkansas, e al dipartimento artistico della House of Blues. Forest \u00e8 intervenuto in numerosissimi festival musicali: il Montreux Jazz Festival e il Pistoia Blues Festival nel 1989, l’Ottawa Blues Festival, l’Amsterdam Blues Festival, il Cognac Blues Passions, il New Orleans Jazz and Heritage Festival e tantissimi altri. La sua partecipazione a questi eventi gli ha dato modo di suonare con prestigiosi Bluesmen , in patria o quando questi erano in trasferta in Europa. Fra di essi B.B. King, Lonnie Johnson, Champion Jack Dupree, Willy DeVille, Bobby Blue Bland, Luther Allison, Taj Mahal, Matt Murphy, Johnny Winter, Albert Collins, i Canned Heat, Robert Cray, Duke Robillard e Jimmy Johnson, per citare solo i pi\u00f9 autorevoli. Ha collaborato anche con musicisti italiani come Francesco Guccini ed Edoardo Bennato, e ha suonato l’armonica con il Washboard Chaz Blues Trio in un brano della colonna sonora del film Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans Di Werner Herzog. Forest si esibisce in Europa e in Nord America. La formazione europea che lo accompagna \u00e8 in genere composta da Leo Ghiringhelli alla chitarra, Luca Tonani al basso e Pablo Leoni alla batteria. Negli Stati Uniti \u00e8 Jack Cole il chitarrista, David Hyde il bassista e Allyn Robinson il batterista. In Canada il Bluesman suona con il gruppo Monkey Junk [2] [3] [4] . Vita privata [ modifica | Modifica wikitesto ” La figlia Alison, attrice, scenografa e produttrice cinematografica, ha curato la regia del video Franklin Avenue , singolo tratto dell’album Altre stanze [5] . Album [ modifica | Modifica wikitesto ” 1979 – La lista 1981 – Armonica uomo 1982 – Andy J Forest & Snapshots 1983 – Hog Wild 1987 – Gatto su un’arpa di latta calda 1989 – Grooverockbluesfunkn’roll – live 1989 – Shuffle City – Live al Montreux Jazz Festival 1992 – N.O.LA. 1994 – Bluesness come al solito 1995 – Formaggio Hogshead 1996 – Orleans blu 1998 – Lettera dell’inferno 1999 – Vivi all’arcobaleno 2001 – Domenica Rhumba 2003 – Nel profondo (in the bywater) 2006 – Storie reali 2011 – NOTHON STORIA: Il trionfo del tumulto 2013 – Altre stanze 2015 – Ombre della parola e note fantasma Singoli [ modifica | Modifica wikitesto ” 1984 – Affittato Blues 1987 – Piccola sono solo Cinema [ modifica | Modifica wikitesto ” Televisione [ modifica | Modifica wikitesto ” ^ UN B Oderso Rubini, Andrea Tinti (a cura di), Non disperdetevi. 1977-1982 San Francisco, New York, Bologna. Le citt\u00e0 libere del mondo , Milano, Shake edizioni, 2009, ISBN\u00a0978-88-88865-89-8. ^ Amedeo Zittano, Andy J. Forest . Sono Spaghettiblues.it , Spaghetti & Blues . URL consultato il 22 luglio 2012 . ^ Andy J Forest . Sono Caligola.it , caligola . URL consultato il 22 luglio 2012 . ^ ( IN ) Andy J Forest . Sono Myspace.com , il mio spazio . URL consultato il 22 luglio 2012 . ^ “Disco, tour e video – Sbarca Andy J.Forest!” . Sono Blog.bb-slues.com , 19 febbraio 2013. URL consultato il 15 ottobre 2013 (archiviato dall’ URL originale il 23 ottobre 2013) . Aa.vv., Enciclopedia del rock italiano , a cura di Gianluca Testani, Arcana Editrice, 2006, ISBN\u00a088-7966-422-0. Oderso Rubini, Andrea Tinti (a cura di), Non disperdetevi. 1977-1982 San Francisco, New York, Bologna. Le citt\u00e0 libere del mondo , Milano, Shake edizioni, 2009, ISBN\u00a0978-88-88865-89-8. Sito ufficiale . Sono Andyjforest.com . Andy J. Forest – Argomento (canale), su Youtube . Andy J. Forest . Sono Last.fm , CBS interattivo. ( IN ) Andy J. Forest . Sono Tutta la musica , Tutta la rete multimediale. ( IN ) Andy J. Forest . Sono Discogs , Zink Media. ( IN ) Andy J. Forest . Sono Musicbrainz , Fondazione Metabrainz. ( IN ) Andy J. Forest . Sono Database di film su Internet , Imdb.com. ( IN ) Andy J. Forest . Sono Myspace.com . "},{"@context":"http:\/\/schema.org\/","@type":"BreadcrumbList","itemListElement":[{"@type":"ListItem","position":1,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/#breadcrumbitem","name":"Enzyklop\u00e4die"}},{"@type":"ListItem","position":2,"item":{"@id":"https:\/\/wiki.edu.vn\/all2it\/wiki29\/2023\/01\/26\/andy-j-forest-wikipedia\/#breadcrumbitem","name":"Andy J. Forest – Wikipedia"}}]}]